L’evento aziendale per reclutare personale

L’evento aziendale per reclutare personale

Mentre il fenomeno della globalizzazione, l’avvento dello smartworking e la dislocazione Inter-Country porta sempre più spesso le GI, soprattutto se multinazionali, a distribuire i team funzionali e dunque i referenti di uffici cosiddetti “impiegatizi” anche all’estero o comunque in diverse città, i bisogni produttivi e logistici di un’azienda – manifatturiera o distributiva che sia – obbligano ancora a ricerca personale operaio presso isocrone territoriali che generalmente non superano i 50 km. Ciò significa che il “bacino di attrazione” verso cui poter effettuare la ricerca di personale per lo svolgimento di queste mansioni è decisamente più ridotto. Se a questo si aggiunge il fatto che vi sia, anche per effetto della maggior istruzione procapite della popolazione, una sempre maggiore carenza di individui che vogliono svolgere attività manuali, ecco che allora si prefigura, per molte aziende, uno scenario non poco complesso: la difficoltà nella ricerca, selezione ed assunzione di personale per le linee produttive o di magazzino.

Perché un evento, combinato con una adeguata politica territoriale e magari una strategia di lungo respiro (come ad esempio il coinvolgimento nelle scuole o l’apertura di proprie Accademy e Scuole di formazione professionale), potrebbe essere una buona risposta? Coinvolgere individui fino a far loro desiderare di assumere una posizione da operaio presso la propria azienda significa oramai dover “attrarre” persone e trasferire loro un “sogno”, costruire uno o più “miti” legati al ruolo, all’azienda, alla funzione relazionale e sociale. In altre parole più spicciole, così come si sono sentiti obbligati gli “eserciti” e altre realtà nel corso della storia ad avviare campagne per il “reclutamento” di nuovi cadetti, anche un’azienda dovrà sempre più in futuro pensare di trasferire il “mito” e i “vantaggi” di essere operaio presso di sé. Quale miglior modo dunque se non un evento aziendale territoriale per trasferire questi messaggi e creare emozioni capaci di rendere “desiderabile” la posizione e il posto di lavoro presso quella realtà? Ecco dunque aprirsi un possibile scenario come la realizzazione di Open Day aziendali (leggi qui), magari su base periodica biennale o triennale.

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